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Wine Tasting

Vurria Nero d’Avola “Di Giovanna” Sicilia DOC 2017

Dopo il mio reale girovagare per il salento riprendo il mio viaggio virtuale tra le realtà enologiche italiane, pronto per presentarvi una nuova esperienza sensoriale grazie ai vini dell’azienda Di Giovanna.

L’azienda, gestita dai fratelli Gunther e Klaus, ha sede sulle falde del Monte Genuardo riserva naturale protetta. Dove ci troviamo? In Sicilia ovviamente! 

I vigneti di famiglia sono coltivati in biologico tra i territori di Sambuca di Sicilia e Contessa Entellina, nel cuore della Sicilia occidentale. Dei quasi 100 ettari di proprietà, di questi 65 ettari vitati, 14 ettari di oliveti, 21 ettari di campi di grano e foreste.

l vigneti ubicati presso Tenuta Miccina, collocata nel territorio di Contessa Entellina in provincia di Palermo, è il luogo dove il Vurria prende vita dai grappoli del Nero d’Avola che rappresenta con la sua eleganza e armonia i vigneti siculi per antonomasia di uno dei più importanti autoctoni dell’isola.

Vurria Nero d’Avola Sicilia DOC 2017 è il vino che oggi andrò a degustare ed abbinare. Questo vino incarna tutta ľeleganza e ľarmonia di uno se non il più importante vitigno autoctono siciliano.

La cantina riferisce che dopo la vendemmia è la prima fase di lavorazione in cantina affina il Vurria per 6 mesi in barrique e tonneaux francesi per renderli rotondo, morbido e vellutato. 

Ma veniamo alla degustazione partendo dall’analisi visiva che ci permette di apprezzarne la limpidezza, il bel rosso rubino vivo oltre all’interessante consistenza. 

Al naso si presenta con un bouquet interessante, dal floreale che richiama sentori di viola e con spiccate note di frutti di bosco, amarena, prugna, ciliegia e spezie. In finale si può apprezzare un piacevole speziato ed un tostato che da rotondità al tutto.

Ľingresso in bocca da subito la sensazione di un vino vellutato ed avvolgente; al palato risulta secco, caldo e morbido, il tannino e per nulla spigoloso ma setoso che assieme al corpo (il corpo del vino per chi non lo sapesse è ľinsieme di tutte le sostanze non volatili disciolte nel vino ossia quelle sostanze diverse dall’acqua o dall’etanolo) lo rendono un vino pronto per la beva ma che sicuramente può evolvere ed affinare in bottiglia!

Piacevoli i sentori di mora ed amarena che si ripropongono nel retro palato.

L’abbinamento non poteva non tirare in ballo un piatto tipico della domenica, ravioli di carne home-made ripieni di carne e conditi con un succulento ragù , selezionato dal nostro macellaio di fiducia Daniele della Macelleria F.lli Vitale, cucinati a regola d’arte dalla personal chef Margherita.

Il Vurria necessita di piatti importanti per esaltare la sua struttura e proprio attraverso questo abbinamento si è potuto apprezzarne la capacità di pulire la bocca senza però coprire la sapidità del ragù e del raviolo stesso. 

Il Vurria come già detto incarna tutta ľessenza della terra sicula racchiusa nel Nero d’Avola. Per chi vuole portare un sorso di Sicilia in tavola lo consiglio vivamente.

Campionatura d’assaggio gentilmente inviata da Azianda Agricola Di Giovanna 

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