Riparto con il mio viaggio virtuale attraverso le regioni italiane facendo tappa in provincia di Pescara dove l’Azienda Agricola La Valentina ha i suoi vigneti di Pecorino, tipico vitigno a bacca bianca marchigiano ma diffuso anche in Abruzzo. Ed è tra questi filari a 150 metri sul livello del mare che guardano i Balcani (sud est) al di là dell’Adriatico che prende vita il “Pecorino colline Pescaresi IGT” il campione di degustazione è un 2015 con grado alcolico del 13% vol.
Riporto le note tecniche della cantina per quanto concerne la fase di vendemmia, fermentazione e successivo affinamento:
Vendemmia a metà Settembre. Dopo la macerazione a freddo del pigiato e la pressatura soffice, viene effettuata la decantazione del mosto a bassa temperatura. La fermentazione ed il successivo affinamento su fecce avvengono in serbatoi inox. Imbottigliamento da Febbraio.
Alla vista si presenta cristallino di un bel giallo paglierino ed abbastanza consistente nel bicchiere.
Al naso è intenso nella sua carica aromatica, abbastanza complesso per il numero di famiglie di aromi che a breve vi dirò, di qualità fine. Come anticipato le famiglie aromatiche principali ritrovate sono sicuramente il floreale ed il fruttato, si ritrovano fiori freschi bianchi come quelli che si possono trovare sparsi nei campi, un fruttato più strutturato con diversi frutti che vanno dalle nostre mele, magari verdi, un accenno di pesca, a frutti esotici quali l’ananas o similari. Si riscontra un leggero speziato con sentori di miele mille fiori.
Al palato le morbidezze si presentano con secco, abbastanza caldo ed abbastanza morbido, le durezze invece ci presentano un vino fresco (che ti predispone il palato ad un successivo assaggio) e sapido (la buona mineralità da quasi la sensazione di avvertire una nota frizzante quando il vino si appoggia sul retro palato) È un vino di corpo abbastanza equilibrato in quanto le durezze tendono a sbilanciare, seppur di poco, tale equilibrio.
Abbastanza intenso ed abbastanza persistente nel lasciare la sua traccia saporifera in bocca. Sicuramente é un vino di qualità fine, sicuramente armonico, pronto nel suo stato evolutivo.
Ed ora siano le pietanze a parlare; come sempre ho interpellato mia moglie nel provare ad abbinare un piatto al vino in degustazione. La scelta è ricaduta su di un piatto della nostra tradizione pugliese (amiamo i gemellaggi a tavola), orecchiette al grano arso con pesto di zucchine e funghi cardoncelli; ingredienti sicuramente poveri ma molto saporiti.
Avendo sia il pesto che i funghi con una loro tendenza dolce, che si può ritrovare anche nell’amido delle orecchiette, la contrapposizione della sapidità e freschezza del vino ha segnato un abbinamento abbastanza armonico. Anche la succulenza intrinseca (propria della pietanza) è quella indotta hanna giocato un ruolo non da poco nello scacchiere degli abbinamenti. Traendo le somme la pietanza con la sua tendenza dolce ed aromaticità non ha prevalso né ceduto il fianco al vino che comunque lascia la sua impronta nel cavo orale. Un lavoro interessante è stato fatto in vigna prima ed in cantina poi dagli uomini e donne de La Valentina.
Vino gentilmente inviato da Fattoria La Valentina come campionatura d’assaggio.
