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Food Tasting

Fassona VS Black Angus

Non vi è mai capitato di avvertire quella strana sensazione di voler usare il vostro BBQ per cuocere come se non vi fosse un domani?

Sicuramente a chi è, come me, un felice possessore di un barbecue, specialmente se Weber, può capire. Ed ecco che in men che non si dica ti ritrovi in macelleria davanti al frigo vetrina della frollatura a contemplare i preziosi tagli di carne, come davanti ad opere d’arte, ed essere così disorientato da non sapere cosa ordinare.

Per fortuna arriva sempre in soccorso il tuo amico macellaio di fiducia, nel mio caso Daniele Vitale della Macelleria Vitale, che conosce i tuoi gusti ed è subito grigliata creando un interessante confronto tra 2 tagli così succulenti quanto differenti.

Da una parte abbiamo la Fassona piemontese nata allevata in Piemonte; per le sua poca presenza di tessuto cognitivo all’interno le sue carni si presentano con un rosso brillante, tenera è molto delicata al palato. 

Dall’altra il Black Angus irlandese nato e allevato nelle immense distese Irlandesi. Una carne molto marezzata, adatta per le cotture al BBQ più estremi. Il colore della sua carne si presenta con un rosso porpora. Dal gusto più deciso che soddisfa i palati più particolari.

Balzano subito agli occhi delle sostanziali differenze di marezzatura e di grasso. C’è da dire anche che il Black Angus è stato sottoposto ad un processo di frollatura nell’apposita cella con sali dell’Himalaya. Questo ha permesso di rendere la carne più morbida ma allo stesso tempo più aromatica con dei profumi che ricordano vagamente il prosciutto crudo. Il sapore deciso, che assieme agli aromi dati dalla cottura sulla brace, rendono il Black Angus un taglio per palati esperti ed attenti alle varie sfaccettature aromatiche. 

Tutt’altra situazione saporifera con la Fassona piemontese in quanto, vuoi per il taglio che per la breve frollatura, ha sicuramente un impatto differente in bocca, più gentile ma anch’essa succulenta ed avvolgente al palato impreziosita dalla cottura sui carboni che donano alla carne maggiore sapidità. 

Entrambe i tagli sono stati grigliati in un Barbecue Weber Compact Kettle a carbone con cottura diretta. 

A conclusione del nostro assaggio a confronto abbiamo voluto divertirci abbinando ai nostri 2 tagli una birra artigianale prodotta in Salento, si chiama ‘63 Barrique, di Birra Salento.

63′ Barrique è prodotta in edizione limitata e vuole ripercorrere la strada delle birre d’abbazia belghe o le natalizie, frutto dell’affinamento di tre mesi a temperatura controllata in barrique dove precedentemente sono stati affinati vini di pregio.

Il tipo di produzione di questa birra si rifà a quelli del metodo classico con il metodo della rifermentazione in bottiglia e l’aggiunta di miele di castagno, per darle un tocco di dolcezza sul palato che si va a contrapporre in modo piacevole agli aromi dati dalla botte!

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