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Wine Tasting

Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC

Il mio “viaggio” nell’Italia dei viticultori mi ha portato a conoscere la provincia di Pavia meglio conosciuta come “Oltrepò Pavese”. Ci troviamo a Montecalvo Versiggia frazione Castelrotto (PV) dove sorge Tenuta Belvedere per volontà del suo fondatore Gianluca Cabrini che per amore della sua terra e del vino ha fatto rivivere i fasti, di un passato non troppo lontano, di quella che era una volta l’azienda della famiglia Sarchi-Faravelli che nel XIX decise di coltivare la vigna per produrre vino da prima per uso e consumo personale per poi destinarlo alla vendita al pubblico.

Il vino in degustazione è la Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC 2014 13%vol. blend di 90% Croatina, 5% Barbera, 5% Uva rara; i vigneti si trovano in collina e la vendemmia avviene nella seconda metà di settembre. La scelta dei grappoli avviene a mano per poi essere passati alla diraspatura cui segue la pigiatura. La fermentazione sulle bucce avviene per circa 6 giorni a temperatura costante con continui rimontaggi per favorire un giusto apporto di tannini ed antociani (pigmenti)

All’analisi visiva la Bonarda si presenta limpido di un bel colore rosso rubino, abbastanza consistente nella rotazione nel calice.

L’analisi olfattiva denota un vino abbastanza intenso nella sua forza di sprigionare aromi a bicchiere fermo, abbastanza complesso per le classi aromatiche riconosciute (amarena, ciliegia, more, prugna) e fine nel complesso.

L’analisi gusto olfattiva denota in vino (per quanto riguarda le morbidezze) secco, abbastanza caldo (sensazione di pseudo calore in bocca) ed abbastanza morbido. Mentre per le durezze è un vino abbastanza fresco (il grado di acidità di un vino che induce la salivazione), abbastanza tannico (sensazione di astringenza sulle gengive) e sapido (sensazione di mineralità). La Bonarda è un vino di corpo ed abbastanza equilibrato (durezze/morbidezze), abbastanza intenso per le sensazioni saporifere percettive che hanno una buona persistenza in bocca; qualità gusto olfattiva fine è un vino pronto ma che può evolvere riposando ed affinando in bottiglia. Abbastanza armonico nel suo complesso.

La sua leggera frizzantezza lo potrebbe attestare tra quei vini rossi frizzanti che potrebbero essere serviti a temperature di servizio leggermente più basse rispetto a quanto suggerito dalla cantina; non vi nascondo che se fosse stato un paio di gradi più fresco rispetto alla sua temperatura di servizio avrebbe sicuramente cambiato la sua espressività. Magari in futurò sarà da provare per capire se questo mio “azzardo” possa trovare conferme o meno.

bonarda abbinamento - Marco Massaro Wineblogger

Come ogni degustazione che si rispetti mia moglie ha ben pensato di preparare una lasagna bianca al tartufo e come secondo fagottini di lonza di maiale ripieni con fiordilatte aromatizzati al tartufo.

La Bonarda in abbinamento alla lasagna ha sgomitato per poter reggere il confronto del tartufo; riuscendo però a persistere con i suoi sapori amaricanti nel finale dati dai sentori dei frutti rossi avvertiti ed una leggera mineralità data dalla nota frizzante che la contraddistingue.

Bonarda abbinamento - Marco Massaro Wineblogger

Situazione ben differente con i fagottini di lonza di maiale dove la Bonarda ha preso maggiore corpo e rotondità negli aromi sicuramente dovuto alla presenza del fiordilatte.

La Bonarda riserva sicuramente tante sorprese svelate a seconda di cosa lo si abbina, sarà interessante degustarlo con un tagliere di salumi e formaggi per capire come risponde e come influisce la nota frizzante che è la sua firma e caratteristica principale. Un plauso a Gianluca Cabrini ed al suo staff per il lavoro effettuato su questo vino.

Vino gentilmente inviato da Tenuta Belvedere come campionatura d’assaggio

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