fbpx
Visite in cantina

Tormaresca – Maime

Marzo si sa riserva sempre tante belle sorprese meteorologicamente parlando; così è stato sabato 19 dopo una settimana di intensa pioggia il sole è ritornato a splendere regalando una giornata quasi primaverile se non fosse per la tramontana che da noi in Puglia é di casa.

Ma questo non ha certo scoraggiato il gruppo AIS Brindisi in visita allo stabilimento di produzione di Tormaresca in agro di San Pietro Vernotico (BR). Un nutrito gruppo del primo livello affiancati da rappresentanti del secondo livello (il mio) ha potuto conoscere una bella e dinamica realtà vinicola pugliese. La cantina Maime (che prende il nome dalla masseria limitrofa) rappresenta uno  dei due stabilimenti che Tormaresca ha in Puglia; Bocca di Lupo (140 ettari divisi tra Aglianico, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Fiano pugliese, Moscato Reale e Nero di Troia) a Minervino Murge (BA) é ľaltra tenuta che la famiglia Antinori ha voluto impiantare. Masseria Maime si articola su 240 ettari di terreno vitato ed 80 destinato ad uliveti. Di questi circa 100 ettari sono destinati al Negroamaro, 47 ospitano il Primitivo, in oltre trovano spazio lo Chardonnais, il Cabernet Sauvignon ed alcuni vigneti autoctoni usati attualmente per studio.

La cantina adotta un metodo di tracciabilità delle uve meticoloso, hanno infatti deciso di parcellizzare i vigneti per poter  ben conoscere la provenienza delle uve in arrivo alla stazione di diraspatura.  I silos in acciaio inox, tutti rigorosamente a temperatura controllata, sono impostati per contenere la quantità di prodotto derivante dalle uve di ogni parcella; ciò significa la possibilità di monitorare il vino e capirne la qualità ed eventualmente i possibili stati evolutivi evitando contaminazioni in caso di prodotto qualitativamente minore rispetto ad uno di pregio. La cantina sfrutta sistemi all’avanguardia per controllare le temperature dei mosti specialmente per le vinificazioni in bianco e rosato con un proprio sistema di refrigerazione dei mosti. Altra caratteristica importante sta nel fatto che lo stabilimento é  scavato nel terreno; sfruttando questa sua caratteristica si riesce ad avere una temperatura costante al suo interno specialmente nella bottaia, che io considero il “sancta sanctorum” di ogni cantina. Passando per le stazioni automatizzate di imbottigliamento ed etichettatura si arriva nella bottaia dove riposano i vini di pregio della cantina (Maime, Torcicoda, giusto per citarne alcuni), la temperatura costante attorno ai 15° con tasso di umidità costante favorisce il giusto affinamento nelle botti.

Durante la nostra visita abbiamo potuto degustare il Calafuria rosato da uve negroamaro; le uve dopo una vendemmia manuale vengono diraspate senza stressare gli acini ed effettuano una pressatura soffice; il mosto vino viene depositato in serbatoi di acciaio inox ad una temperatura costate di 10°C per una lenta decantazione per poi passare ad una fase di fermentazione ad una temperatura di 16° circa. Segue un affinamento di 4 mesi nei serbatoi di acciaio inox per proseguire in bottiglia.

Calafuria TastingIl Calafuria si presenta limpido nell’aspetto di un bel rosa cerasuolo tendente al chiaretto (le note cromatiche ricordano comunque la buccia di cipolla ed il porpora) abbastanza consistente la rotazione nel bicchiere.

All’esame olfattivo risulta essere intenso nella sua carica aromatica; abbastanza complesso per il numero di classi aromatiche individuate; di qualità fine nel complesso. Le famiglie aromatiche ritrovate sono il fruttato (pesca), il floreale (rosa) ed una leggera mineralità. Non  da meno nell’esame gusto/olfattivo; risulta essere secco, abbastanza caldo, abbastanza morbido, fresco e sapido. In bocca si possono ritrovare gli aromi abbastanza persistenti precedentemente avvertiti al naso. Essendo un vino giovane ma di corpo sicuramente avrà margini di miglioramento con il tempo.

La degustazione si è conclusa con il Neprica Puglia IGT 2014, blend di NEgroamaro, PRImitivo e CAbernet Neprica TastingSauvignon da cui deriva l’acronimo. Le uve sono raccolte a maturazione e vinificate separatamente in serbatoi di acciaio inox tutte a temperature non superiori ai 26° per circa 8/10 giorni. Dopo l’assemblaggio segue un periodo di affinamento in acciaio di 8 mesi e di 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Il Neprica dall’aspetto limpido è contraddistinto da un colore rosso rubino ed abbastanza consistente nella rotazione nel bicchiere. L’esame olfattivo denota un vino con una bella intensità aromatica; abbastanza complesso nelle classi aromatiche individuate, di qualità fine. Le famiglie aromatiche ritrovate sono il fruttato (prugne, frutti rossi) e floreale (profumo delicato di violetta)

La struttura ancora non é pronta dal lato ricettivo in quanto al momento non ha degli spazi idonei per accogliere visitatori, normalmente le porte di Maime si aprono in concomitanza di manifestazioni quali “cantine aperte” o, come nel nostro caso, per visite didattiche organizzate; ma a detta della nostra guida é solo questione di tempo. Discorso differente é per la tenuta di Bocca di Lupo a Minervino Murge che ha una sua ospitality con sale di degustazione con volte a stella che si affacciano sulle colline della murgia. (Sarà sicuramente una delle mie prossime mete).

Buona degustazione a tutti!

Please follow and like us:
Previous Post Next Post

You Might Also Like