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Wine Tasting

Il Clou – Dogliani Superiore DOCG 2013

Noi siamo Dolcetto recita il payoff, il motto per dirla in italiano, che campeggia orgoglioso subito sotto il logo dell’azienda Cantina Clavesana in provincia di Cuneo.

Più di mezzo secolo di esperienza sulle spalle con la forza di 350 conferitori diretti Cantina Clavesana è una delle maggiori aziende produttrici di Dolcetto.

I territori delle Langhe, la Côte d’Or italiana, sono coltivate a Dolcetto per il 90% e sono al 100% in conferimento totale, vinificate “Alla Giornata” e imbottigliate all’origine. (n.d.c.)

Di Cantina Clavesana ho potuto degustare Il Clou – Dogliani Superiore DOCG 2013 14% vol

Riportiamo alcuni interessanti note di cantina (n.d.c.) riguardanti la storia e la produzione de Il Clou:

Il Dogliani Superiore DOCG nasce da una lunga selezione effettuata a partire dall’inizio del terzo millennio. Ogni zona è stata oggetto di svariate valutazioni che hanno permesso di identificare le migliori posizioni ed i migliori terreni ed ottenere finalmente il nostro CLOU. Oltre 20 ettari di vigneti coltivati a Dolcetto dislocati tra i 3 comuni più importanti per la produzione di questo vino: Dogliani, Farigliano e Clavesana.

L’Agronomo, verso la fine del mese di agosto, programma almeno 3 diversi momenti di campionamenti da effettuare negli oltre 20 vigneti di Dogliani CLOU. Vengono prelevati oltre 300 acini di uva per ogni appezzamento, numero minimo per avere un dato analitico utile a valutare assieme all’Enologo una data ottimale di vendemmia. Normalmente la vendemmia, svolta assolutamente a mano, avrà inizio verso la seconda metà di settembre, momento in cui centinaia di viticoltori inizieranno finalmente a coronare i loro sforzi.

La fermentazione è condotta in contenitori Inox di piccola capacità. Le temperature di macerazione del mosto non superano i 32 °C, adottando generalmente tempi di macerazione a contatto con le bucce di circa 6-9 giorni. Il vino dopo svinatura prosegue le ulteriori fasi di vinificazione sempre all’interno delle stesse vasche Inox

Prima dell’inverno, il vino, viene travasato all’interno della Cantina ove sono collocate le vasche di cemento. Quest’ultimo materiale, appositamente rivestito, permette al vino di poter affinarsi durante il periodo più freddo senza subire grossi sbalzi termici. Infatti le spesse pareti di oltre 30 cm fungono da ottimo coibentante, facendo sì che il vino non subisca importanti choc termici tra l’inverno e la primavera. Il vino successivamente, dopo il suo imbottigliamento, permane per almeno un anno all’interno della barricaia garantendo così un ottimo invecchiamento che permette al CLOU di poter essere bevuto apprezzandone tutte le sue qualità sin dal primo momento.

Venendo ora alla nostra degustazione ľaspetto visivo ci presenta un vino limpido di un bel colore rosso rubino con leggeri riflessi granati, consistente nel bicchiere.

Ľanalisi olfattiva rivela un vino intenso come impatto aromatico, abbastanza complesso per il numero di famiglie aromatiche individuate, di qualità fine. I sentori riconosciuti vanno dal fruttato con essenze di mora, amarena e lampone. Si può anche apprezzare una nota erbacea che ricorda il fieno.

Ľanalisi gusto/olfattiva de Il Clou delinea, per quanto riguarda le morbidezze, un vino secco, caldo e morbido. Mentre per le durezze un vino abbastanza fresco, abbastanza tannico (un tannino non aggressivo ma gradevole) ed abbastanza sapido. Sicuramente di corpo, abbastanza equilibrato visto che le morbidezze prevalgono, intenso ed abbastanza persistente (il tempo della persistenza aromatica nel cavo orale). La qualità è fine, abbastanza armonico, stato evolutivo pronto ossia un vino che ha raggiunto una certa maturità ma che ancora può evolvere e dare risposte interessanti con più anni sulle spalle.

Come non si poteva affiancare un vino di tale spessore a pietanze di un certo livello.

Sfruttando quindi le passate feste si è voluto abbinare Il Clou ad un primo e ad un secondo. Il primo piatto consisteva in tagliatelle al vino, cipolla rossa e speck, servita su fonduta di formaggio di fossa. Il vino ha fatto sì che gli aromi “irruenti” della pasta venissero mitigati lasciando in bocca un gradevole sapore di cipolla oltre che del formaggio di fossa con la sua interessante piccantezza, lasciando nel finale il leggero aroma affumicato dello speck che si è ben legato al fruttato del vino.

Ma l’abbinamento non è finito qui, il Clou ha avuto modo di confrontarsi con un secondo importante l’arista di maiale preparato dai nostri amici macellai, i fratelli Vitale, che hanno curato la carne in ogni minimo dettaglio creando anche un mix di spezie ed erbe per aromatizzare il tutto. Lo speziato, infatti, assieme alla succulenza intrinseca della carne hanno ingentilito il tannino esaltandone invece le note fruttate ed erbacee accentuando, seppur di poco, la freschezza del vino pulendo il palato dalla parte grassa dell’arista.

In conclusione non ci resta che dire che si è in presenza di un vino importante che racchiude tutta la storia, la tenacia e la passione trasmessa dai 350 membri della Cantina Clavesana al loro prodotto; si potrebbe dire che il reciproco scambio tra uomo e natura c’è e si avverte tutto in queste bottiglie. Non ci resta che approfondire la conoscenza della filosofia aziendale attraverso gli altri vini messi a disposizione di Cantina Clavesana.

Vino gentilmente inviato da Cantina Clavesana S.c.a. come campionatura d’assaggio.

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